lunedì 12 dicembre 2011

Il tè della mamma

Ci sono pomeriggi che passano frenetici.. a girare per prendere questo o quello, carichi delle loro routine, delle tappe fisse cui non si può certo mancare, che inesorabilmente ci lasciano stravolte, piene di pacchi e  pacchettini, ma soprattutto, una volta rientrate a casa, scanditi dalla solita domanda: “ma cos’abbiamo comprato?”… tutto questo sembra far pensare, al clima natalizio.. dove tutto si intensifica a causa dei ritmi frenetici che il consumismo ci impone.. e invece no! Per noi, 4 generazioni che si muovono quasi sempre insieme, sono un po’ per così dire, all’ordine del giorno…non si capisce come mai, ma se usciamo io, mamma, nonna e i miei figli.. riusciamo sempre in qualche modo a fare il pieno.. che sia per una o per l’altra.. la sostanza non cambia.. cambia però quando, raramente, ci dedichiamo alle vecchie care tradizioni.. il tè dalla mamma..



La mamma, pur essendo una donna “moderna” ha gusti completamente diversi dai miei.. lei è ancora un vecchio stampo.. almeno per quanto riguarda la casa, ama lo stile classico,  gli arazzi, le porcellane della nonna, i tendoni, le “regole della casa”, i mobili antichi e le vetrinette… poi a vederla sembra molto giovanile e alterna meches di moda con mise  animalier…ma come per gli arredi, anche in cucina non molla…

Se mio marito vuole mangiare sapori antichi, di “casa”, chiede  alla suocera.. che pur non essendo quel che si dice “una donna di casa”.. conserva alcuni status per lei imprescindibili… ha lavorato fino a pochi anni fa, molto orgogliosa e soddisfatta del suo lavoro.. e anche se nei ritagli di tempo a sua disposizione, non si è mai dedicata alla cucina, se penso ad una cena da lei.. mi viene in mente tutto un parco “primi e secondi” davvero intramontabili, di tradizione ma anche di cucina regionale... mai invece, un dolce…quello lo ha sempre comprato o fatto portare da chi, ospite, si offriva di farlo.. tranne, come sempre, alcune chicche ereditate da sua nonna..

Fanno parte di un rito, per così dire, uno dei suoi momenti caldi, di consolazione.. per una che ama il freddo a dismisura, non si rende  mai necessario un momento caldo nella giornata, ma se le alzi la palla sul tè.. eccola sbizzarrirsi in schiacciate poderose…cariche di energia allo stato puro…non parlo di forza, parlo di calorie! Da Very English lei preferisce il tè al latte a quello al limone, ma se pensate che si fermi a qualche biscottino confezionato vi sbagliate di grosso.. ecco dunque materializzarsi la tradizione…le frolle, o meglio i frollini.. ma anche i plum cake, o le marmellatine di accompagnamento, le composte di frutta e i mignon di pasticceria…tutto questo non avrebbe un limite per lei.. ecco perché di tanto in tanto ti propone anche il “panino delle sue merende”… PANE BURRO E ZUCCHERO!




Detto così sembra un vero e proprio avanzo di credenza…ma se volete provarlo, io ho un modo rivisto e corretto per farlo apprezzare anche ai bambini come merenda, sana e semplice!

Innanzitutto l’ideale sarebbero i panini al latte, quelli piccoli e tondi per capirci.. ma se non li avete vanno bene anche dei dischetti di baguette o del pane casereccio… dopo aver riscaldato il forno per qualche minuto a temperatura alta, mettete  su una placca  ricoperta di carta da forno,  le metà dei panini o i dischetti di baguette o le fette di pane..(cercate di non farli troppo sottili altrimenti bruceranno in un attimo).. l’intento è quello di dargli solo una scaldata, una breve tostata…

Quando inizieranno a prendere colore, tirateli fuori e lasciateli qualche istante su una griglia a prendere aria.. nel frattempo avrete già tirato fuori dal frigo il vostro burro.. e, lasciato ammorbidire a temperatura ambiente, andrà energicamente amalgamato con dello zucchero.. la crema che ne deriva sarà perfettamente spalmabile sul vostro panino ancora tiepido e leggermente croccante… inutile dire che possono esserci diverse varianti sul tema.. coi burri aromatizzati (vedi sotto le ricette ), o colorati (ad es. aggiungendo del cacao all’amalgama che ne esce)…banalmente potete finirli con una spolverata di zucchero di canna..


Burri aromatizzati:

AL CAFFE’
Per 100gr di burro, 1 tazzina di caffè ristretto, 2 cucchiaini di zucchero vanigliato.
Mescolate al burro  la  tazzina di caffè ristretto e  lo zucchero vanigliato, montando il tutto a crema.

ALLA CANNELLA
Per 100gr burro, 2 stecche piccole di cannella, 2 cucchiaini di zucchero vanigliato.
Dopo aver ridotto in polvere la cannella in un mortaio o in un mixer, procedete come sopra.

AI PINOLI
Per 100gr di burro, 50 gr di pinoli, 2 cucchiaini di zucchero vanigliato.
I pinoli andranno lavorati dopo che li avrete ridotti in poltiglia con il mixer e amalgamati con lo zucchero a velo, poi, uniti al burro.

ALLE NOCI
Per 100gr di burro, una decina di gherigli di noce, 2 cucchiaini di zucchero vanigliato.
Fondamentale pelare i gherigli dalla pellicina per evitare l’amaro, poi, tritati finemente, li incorporerete al burro e infine unite lo zucchero.

ALL'ARANCIA
Per 125 gr burro, 2 arance (meglio non trattate), 1 cucchiaino zucchero, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di basilico tritato, 1 cucchiaio di senape piccante, sale, pepe.
Questo è un po’ più sfiziosetto e inizia ad essere nella linea di demarcazione tra il dolce e il salato.. ma si accosta davvero bene specie con i tè speziati…
Lavate un'arancia sotto l'acqua corrente, asciugatela e grattugiatene la scorza. Ponetela dunque  in una casseruolina insieme al succo di entrambe le arance e allo zucchero e portate il tutto a ebollizione. Fate ridurre il liquido a circa un terzo della quantità iniziale, a calore moderato. Al termine, togliete il succo dal fuoco, unitevi la senape, una presa di sale, una macinata di pepe e il prezzemolo e il basilico tritati. Mettete in una terrina il burro ammorbidito a temperatura ambiente, unitevi il succo d'arancia ridotto e lavorate il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto omogeneo. Servite il burro nella scorza svuotata di mezza arancia. Sarà davvero coreografico a vedersi!

ALLO ZENZERO
Per  150gr di burro, una radice di zenzero fresca di circa 30/40gr, 4 cucchiaini di zucchero vanigliato.
Sempre per rimanere in tema borderline tra il dolce e il salato, ecco lo zenzero.. grande elemento della tradizione nord europea.. quanti biscotti speziati, quante composte e quanti piatti richiedono il suo pizzicorino.. inutile dire che il procedimento è un po’ simile agli altri, unica attenzione la porrei sulla grattugia dello zenzero.. lasciate che eventuali gocce della radice colino fuori dalla ciotolina di raccolta.. poi la polpa finemente tritata va emulsionata allo zucchero e al burro fino ad amalgamarsi in una crema leggermente spumosa.


Buona merenda….:-)


 

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