martedì 14 febbraio 2012

La torta “Rocher” di San Valentino…

Eccoci giunti alla sorpresa per gli innamorati.. una torta a cuore fatta di cuori…ma quanto siamo romantici oggi, eh?? Pensare che ancora stamattina Emma è stata instradata dal papà a considerare questa festa soltanto un escamotage dei commercianti per vendere in un periodo morto dell’anno…ah ecco!!...povera figlia mia….speriamo che da grande abbia un fidanzato notevolmente più romantico di suo padre!...
Ad ogni modo io ho pensato ad addolcire la serata con una chicca davvero golosa…la torta “Rocher”…




La copertura è poi un’idea come altre, una veste…che in ogni occasione può cambiare colore o forma e diventare quello che più si desidera…in uno stampo da plum cake e vestito a festa per i bimbi può sembrare un trenino..se usiamo uno stampo rotondo classico e poi dividiamo a metà e raddoppiamo, la nostra torta può all’occorrenza essere una borsetta per una festa della donna…che dire…come sempre la fantasia la fa da padrona..per l’occasione ho pensato a ricreare un colore e un connubio decisamente da romanticoni…ma passiamo al dunque..

Ingredienti:
250 gr farina
250 gr zucchero
250 gr Nutella
250 gr mascarpone
300 gr nocciole
150 gr latte
50 gr burro
50 gr cacao amaro
2 uova
1 bustina lievito per dolci
1 confezione  di Pavesini
pasta di zucchero bianca e colorata


Sbattete le uova (intere) con lo zucchero, aggiungete il latte e il burro a temperatura ambiente, e unite la farina, a seguire il cacao ed il lievito (sempre setacciato). Quando avrete ottenuto un impasto morbido e senza grumi, imburrate uno stampo a cuore e cospargete di farina, infornate la torta, a 170/180° per 45 min. Nel tempo di cottura intanto, tritate le nocciole e unitele al mascarpone e alla Nutella, ottenendo così la crema che vi servirà da farcia per il vostro concentrato di dolcezza.
Quando la torta si sarà raffreddata tagliatela a metà e farcitela con la crema ottenuta.
A questo punto rimettetela in frigo e dedicatevi alla stesura della pasta di zucchero.



N.d.R.
Dopo svariate ricette mi viene spontaneo scrivere direttamente della pdz come cosa già fatta, anche perché da un po’ di tempo a questa parte si è aperto un mercato di preparazioni dolciarie bell’e pronte che dubito ci sia ancora qualcuno così dedito alla cucina da voler fare tutto da sé… ad ogni modo, se così fosse, aggiungo per i più benintenzionati la ricetta della pdz di seguito.

Per circa 500 gr di pdz occorrono:

30 gr di acqua
5 gr di colla di pesce
500 gr zucchero a velo
50 gr di glucosio
Coloranti alimentari in gel o in pasta q.b.

 
Preparare la pasta di zucchero non è esattamente la cosa più semplice, giusto perché risulta essere diversa da persona a persona la ricetta di base e le varianti sono sempre le più disparate..( io non ho il glucosio e ho usato il miele, io non avevo la colla di pesce, ma  ho messo l’addensante…di ‘sto passo, fate prima a comprarla!) ma non scoraggiamoci, per il nostro amore troveremo sicuramente la forza per accettare la sfida…
Iniziate mettendo la colla di pesce in ammollo nell’acqua molto fredda per farla ammorbidire, essendo poca la quantità d’acqua fategliela assorbire bene rigirandola spesso..in modo che risulti tutta, bella molla…in un pentolino a fondo spesso (se avete un polsonetto in rame sarebbe l’ideale) scaldate il glucosio insieme alla colla di pesce perfettamente sciolta nella vostra acqua, senza però portarlo a bollore. In una ciotola setacciate lo zucchero a velo e a poco a poco aggiungete il glucosio impastando  fino ad assorbire completamente lo zucchero a velo (qui potrei darvi una variante fatta nel robot per praticità…mettete giù tutto lo zucchero appena setacciato e accendete a velocità sostenuta l’impastatrice, a filo, fate scendere il misto di  glucosio, acqua e colla di pesce ottenuto, fin tanto che il robot non vi compatterà una palla dalla consistenza simile alla plastilina…).



Trasferite il composto su un tavolo da lavoro cosparso di zucchero a velo e continuate a lavorarlo fino a che sarà liscio ed omogeneo e non si appiccicherà più alle mani (qui vale la regola come per la farina...se appiccica, usate lo zucchero a velo per staccarvela dalle mani!). Se preferite potete anche lavorarla direttamente su fogli di carta da forno..una volta stesa col matterello (meglio se in teflon) potrebbe venir bene girarla e staccare delicatamente il foglio garantendovi una superficie bella liscia…Se decideste di  colorarla, dividetela in  tanti panetti quanti colori pensiate vi servano, e aggiungete il colorante desiderato (in giro se ne trovano di vari tipi, liquido, in gel o in pasta). Continuate a lavorare energicamente il panetto fino a che il colorante si sarà assorbito e il colore non  sarà uniforme,  se desiderate un colore più intenso non dovete fare altro  che aggiungere altro colorante poco alla volta (occhio perché i più.. macchiano le mani irrimediabilmente, ecco perché un bel paio di guanti da chirurgo usa e getta li terrei a portata in questa fase..).








Dopo l’utilizzo che ne vorrete fare (coperture, soggetti tridimensionali, lettere, nastri, ecc) avvolgete la pasta di zucchero che vi sarà avanzata con della pellicola trasparente e conservatela in un luogo fresco e asciutto fino al momento di utilizzarla (non in frigo)! Basterà riscaldarla con il calore delle vostre mani sotto l’effetto di un buon “massaggio” e tornerà come appena fatta..occhio solo che non prenda aria o la potrete usare solo per fissare l’ombrellone in Sardegna quando tira maestrale!!!



Ora che sarete maestri nel produrre da voi la tanto agognata pdz non vi resta che sagomarla e provvedere alla copertura della vostra torta…
Alcune torte necessitano di una bagna per renderla meno asciutta e di una “stuccatura” in crema al burro per isolare la quantità di umido che potrebbe affiorare in superficie e rovinare la vostra copertura.. (essendo a base di zucchero, tutto ciò che contribuisce ad avere umidità al suo interno, per natura lo disgrega..) ma in questo caso non essendo una torta particolarmente “farinosa” e quindi non troppo asciutta, evitiamo, come evitiamo di “stuccarla” prima di procedere alla stesura della pdz..

Dopo aver ricoperto la torta con un quadrato di pdz che la contenga tutta, provvedete con un bisturi o un cutter a rifilare la pasta in eccesso e completate con un decoro di bellezza misto a utilità (se per qualche motivo aveste piccole imperfezioni alla base…), in questo caso ho scelto di utilizzare i Pavesini un po’ perché ben si sposano con i colori che ho voluto e un po’ per la consistenza del ripieno della nostra “Rocher”..(i wafer sarebbero stati più consoni ma decisamente più brutti come estetica!!) Dimenticavo di dirvi che per far aderire perfettamente i Pavesini al bordo del nostro cuore, li ho tutti tagliati a metà per avere un’altezza perfetta e usato un goccio di marmellata sciolta con un pennellino ad acqua per meglio aderire alla pasta di zucchero.



Granelle, polveri colorate, cuoricini di bellezza..o quant’altro vorrete, saranno il vostro inconfondibile marchio di fabbrica!!





Buona festa a tutti quelli che innamorati o no, si vogliono bene!

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